Sole cocente in questi giorni a Los Angeles, ma si intravede qualche "nuvola"
all'orizzonte, basandosi sulle dichiarazioni fatte da Microsoft in occasione
della Professional Developers Conference. I temi caldi ruotano intorno a Windows
7, ma anche a Microsoft Windows Azure e Azure Service Platform, rispettivamente
sistema operativo e suite multi funzione Microsoft-centrica per il mondo del
Cloud Computing. Rimandando ad un secondo momento gli approfondimenti
riguardanti questo aspetto, cerchiamo di esporre le poche ma comunque
interessanti novità emerse riguardo a Windows 7.
Partiamo da una considerazione, smentita da Microsoft ma provata dai fatti a
qualsiasi latitudine e longitudine del globo: Windows Vista, a prescindere
dall'edizione, non è piaciuto nella misura in cui la casa di Redmond si
attendeva. Prova ne è la diffusione non certo di nicchia del sistema operativo
Windows XP, utilizzato ancora oggi e con un certo successo a quasi due anni di
distanza dalla commercializzazione del suo successore.
Naturale quindi attendersi che Windows 7 avrà un duplice compito: convertire
lo scetticismo di molti in entusiasmo, nonché offrire una piattaforma di lavoro
in linea con le rinnovate attese di un pubblico più attento e più vasto. Un
aspetto, questo, forse troppo trascurato. I sistemi operativi di casa Microsoft
nascono con l'intenzione di adattarsi ad un numero praticamente infinito di
configurazioni, con tutti i problemi che ne conseguono.
Arriviamo quindi al primo punto di discontinuità fra Windows Vista e Windows
7. Il rilascio ufficiale di Windows Vista è stato preceduto da un discreto
numero di versioni di test, distribuite urbi et orbi con l'intenzione di
raccogliere più dati possibili per effettuare poi modifiche mirate in previsione
della versione finale. L'enorme mole di dati raccolti non ha evidentemente messo
nelle condizioni Microsoft di lavorare al meglio. L'embrione di Windows 7 non
subirà lo stesso destino: è prevista infatti la distribuzione della pre-beta ad
un numero più limitato di persone, come gli sviluppatori, le cui indicazioni
saranno più facili da interpretare. Interfaccia ribbon, Multi-touch e Bluetooth |
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Veniamo ora ad alcune funzionalità che dovrebbero costituire il valore
aggiunto di Microsoft Windows 7. Due le novità direttamente visibili e
"toccabili" con mano saranno l'interfaccia ribbon ed il supporto alla tecnologia
multitouch. Ribbon, letteralmente "nastro", indica una visualizzazione dei menù
e delle scelte non più a tendina come nei comuni sistemi operativi Microsoft (ma
non solo), ma qualcosa di molto più visuale, andando verso quella direzione
indicata da molti analisti che prevede l'utilizzo massiccio di immagini ed icone
al posto delle scritte.
L'interfaccia ribbon non è una novità in senso stretto in casa Microsoft. La
suite Office 2007 infatti la prevede, come dimostra l'immagine appena riportata.
Si tratta in sostanza di associare alle vecchie voci delle scelte principali
alcune immagini, alcune delle quali a loro volta strutturate in maniera più o
meno articolata. Vantaggi? Tutto dovrebbe essere più intuitivo, oltre a limitare
l'apertura di finestre di dialogo. Svantaggi? Ci si deve abituare, anche se è
verosimile attendersi la possibilità di tornare alla visualizzazione classica
all'interno di Windows 7.
Un'altra novità, una delle più importanti, è il supporto nativo alla
tecnologia multi-touch, per permetterà di realizzare postazioni PC con una
interfaccia utente più intuitiva e diretta. Non sono mancati nei giorni scorsi
annunci di colossi del calibro di HP circa la produzione di PC con queste
funzionalità, un mercato destinato a crescere esponenzialmente proprio nel
momento in cui Windows 7 vedrà la luce. Non mancherà inoltre il riconoscimento
di azioni gestuali, verosimilmente attraverso una webcam.
Durante la conferenza si è parlato anche di miglioramenti non meglio
identificati per quanto riguarda la connessione Bluetooth, sia in fase di
riconoscimento periferiche che di gestione delle stesse. Mancano purtroppo
indicazioni più precise, anche se da qui alla presentazione ufficiale avremo
modo di parlarne ancora. Action Center, DeviceStage, StreamOn, nuovo Animation Framework |
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Una interessante applicazione presente in Microsoft Windows 7 prenderà il
nome di Action Center. Si tratta di uno strumento di auto-diagnosi per rilevare
eventuali problemi hardware e software, molto più votato però alla risoluzione
degli stessi. In Microsoft Vista ci si imbatte talvolta in segnalazioni di
errore, molti dei quali vengono però solo segnalati e non risolti, se non con
suggerimenti (aggiornare i driver, per esempio).
Lo staff di programmatori di Microsoft dunque starebbe lavorando per limitare
al minimo la possibilità di incorrere in errori sconosciuti o non direttamente
risolvibili. Lo strumento preposto allo scopo è appunto Action Center, anche se
non ci è dato sapere se il nome verrà mantenuto anche per la versione in
italiano.
StreamOn sarà invece un applicativo rivolto ai contenuti multimediali. Da
quel poco che è trapelato, Microsoft avrebbe pensato sia alla gestione di
musica, foto e video in ottica di organizzazione dei contenuti, ma anche di
interscambio con periferiche ed apparecchi portatili.
DeviceStage potrebbe invece rivelarsi una minestra riscaldata, una riedizione
del concetto di Plug and Play a cui si vuole togliere il peso degli anni. Sembra
infatti che tale funzionalità sia alla base della compatibilità certa con
periferiche che si fregeranno del logo DeviceStage, sebbene anche in questo caso
la cautela è d'obbligo, sia perché manca molto alla presentazione ufficiale, sia
per il concetto di "compatibilità certa".
Ultimo, ma non certo per importanza, viene dato per certo un nuovo Animation
Framework, di fatto il motore grafico alla base dell'ambiente desktop. Facile
attendersi che il sistema operativo Windows 7 farà uso più massiccio del chip
grafico del sistema, ovviamente in rapporto alla potenza dello stesso. La
presenza di immagini, icone, multi-touch ed animazioni quindi troveranno linfa
vitale proprio nella scheda grafica integrata o non, in misura ben maggiore di
quanto avvenga oggi.
Impossibile allo stato attuale capire quanto ed in che misura questo influirà
sulle esigenze in termini di risorse del sistema. Microsoft ha dichiarato che le
esigenze saranno le stesse di quanto richiesto da Microsoft Vista (quindi non
poche), sebbene anche in questo caso tutto dipenderà dal livello di sfruttamento
del sistema operativo nelle sue potenzialità.
Microsoft Windows Azure e Azure Services Platform |
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Windows Azure è la prima novità giunta dal Microsoft Professional Developers
Conference 2008 (PDC2008): Ray Ozzie ha annunciato queste nuove tecnologie
presentandole come un momento importante per Microsoft, ma per capire realmente
la portata di questo progetto è necessario conoscerne le caratteristiche.
A tal proposito la fonte più autorevole è il
sito
dedicato all'iniziativa e messo a disposizione da Microsoft.
Con le tecnologie Azure Microsoft intende guardare al cloud computing da
protagonista offrendo una soluzione di servizi facilmente accessibili agli
sviluppatori: da remoto saranno accessibili i differenti servizi messi a
disposizione da Azure e utilizzati dalle applicazioni appositamente scritte.
Quindi, per la realizzazione di applicazioni web-based si avrà accesso a una
serie di servizi messi a disposizione da Microsoft stessa, anche e soprattutto
per quel che riguarda l'infrastruttura hardware.
Azure Services Platform si compone dei componenti:
- Windows Azure per i servizi di storage e networking,
- Microsoft SQL Services integrare le potenzialità offerte da SQL Server
all'interno di Azure
- Microsoft .NET Services, che offre l'implementazione del ben noto .NET
Framework
- Live Services per ampliare la flessibilità offerta in termini di
condivisione e sincronizzazione anche di dispositivi mobile
- Microsoft SharePoint Services e Microsoft Dynamics CRM Services per
tutte le implementazioni di collaborazione e condivisione in ambito
professionale
Windows Azure fornire agli altri componenti una piattaforma su cui costruire
le vere e proprie applicazioni; al suo interno, inoltre, è presente un ambiente
di calcolo virtualizzato e viene garantito il supporto a svariati e comuni
Framework, tra cui ASP.NET, C#,LINQ,WCF,WF. A un livello idealmente superiore
troviamo Azure Service Platform che offre agli sviluppatori un insieme di
servizi.
A un livello d'astrazione superiore si collocano applicazioni come Microsoft
Exchange, SharePoint e Dynamics CRM, già conosciute e commercializzate da tempo.
Le possibilità offerte da Windows Azure e da Azure Services Platform vanno
ancora ben circostanziate e definite, infatti, come lo stesso Ray Ozzie ha
ricordato nel proprio intervento.
Con Azure Microsoft intende concretizzare il modello denominato "software as
a service", a cui abbiamo accennato anche in
questo articolo, e per offrire un'infrastruttura adeguata ha già realizzato
alcuni dta center dedicando anche a tali risorse ingenti investimenti. Microsoft
non crede però in un approccio integrale al cloud computing, ovvero alla
possibilità di accedere a risorse hardware distribuite attraverso un client
"privo di intelligenza"; per la casa di Redmond si tratta di un approccio ibrido
in cui anche il terminale di accesso sarà parte attiva.
D'altra parte, valutando gli attuali settori presidiati da Microsoft, sarebbe
poco credibile ogni differente ipotesi. Per quanto riguarda le licenze d'uso,
anche qui si segnala una interessante novità, infatti, verrà definito un costo
direttamente proporzionale all'utilizzo dei servizi stessi offerti da Azure.
Come segnalato dal
Blog Technet italiano, che per altro offre ulteriori approfondimenti, Già
oggi servizi quali Live Mesh e Live Meeting usano Windows Azure e altri
seguiranno nel prossimo anno. Il progetto Azure si concretizzerà non prima di
due o tre anni e allo stato attuale è disponibile una Community Technology
Preview (CTP) di Azure Services Platform attraverso cui è possibile avere un
primo contatto con la novità presentata da Microsoft.
La CTP di Azure Services Platform viene resa disponibile attraverso una
semplice registrazione a
questo
link, ovviamente con alcune limitazioni sia per quel che riguarda lo spazio di
storage reso disponibile sia per il traffico dati giornaliero. Inoltre, a
questo
indirizzo sono disponibili vari SDK utili alla sperimentazione. Per scaricare e provare la nuova versione di Windows 7 andare qui.
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